COME STARE RILASSATI DURANTE UN PERCORSO O IN GARA
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Io sono una di quelle persone che si faceva influenzare dalle emozioni e siccome partecipare a delle gare o fare qualche percorso, soprattutto se mi vedeva qualche persona che rispettavo particolarmente...
Per esempio, una delle cose che mi succedeva, era quella di dimenticarmi il percorso 😩🤦🏼♀️ che cosa imbarazzante!!!
Non me la spiegavo proprio. Era più forte di me. Se a casa me la cavavo o comunque riuscivo a fare tutto serenamente, davanti ai giudici cambiava tutto. Uffa!
Poi io, come sapete, ho la fissa per le cose difficili. Non ho mai voluto un cavallo „perfetto“, che facesse le cose da solo. Quindi, avevo sempre qualche problema da risolvere.
Le persone ancora oggi non comprendono che cosa ci si possa trovare di bello nel complicarsi la vita, ma credo sia stata proprio quella mia testardaggine a portarmi dove mi trovo ora. A poter aiutare altre persone con i loro problemi „equestri“ ❤️
Ebbene... come ho fatto a risolvere? Semplice! Togliendomi dalla „scena“ per un po‘. Rinunciando alle gare o alle imprese „più grandi di me“ (perché se pur non lo volevo ammettere così era...)
Ho iniziato a ripassare tutto dal principio e a capire che avevo delle ENORMI lacune da colmare... ad un tratto l‘ultimo dei miei pensieri era il percorso o un ostacolo.
Mi sono perfino dimenticata delle gare e dei salti per un periodo. La mia attenzione era rivolta verso ciò che mi mancava per comprendere la CHIAVE dell’equitazione.
Ho pensato di rivedere completamente il mio assetto, il mio modo di intervenire (di conseguenza) e il mio modo di lavorare (soprattutto).
Ho iniziato a capire (in realtà è logico, ma chi ci pensa??) che se volevo raggiungere qualcosa dovevo per prima cosa prefissarmi degli obiettivi. Tipo... non avrei più fatto „qualcosa“ che „qualcuno“ decideva per me, ma avrei puntato a cose precise, anche se andavano oltre le mie reali (momentanee) capacità.
Invece di pensare per categorie: „Voglio arrivare a fare una 115 alla perfezione e poi chissà...“ diventava: „Vorrei portare un cavallo da zero ai campionati del mondo dei cavalli giovani in Germania!“ ora penserete „si vabbè... ciaone!“, ma credetemi che anch’io la stavo facendo fuori dal vaso e ne ero consapevole!
La cosa importante è fregarmene dei limiti che di pensano di avere o che gli altri pensano che abbiamo. Semplicemente ho affrontato la cosa con obiettività: „Che cosa mi manca per arrivare là?“ Risposta: „Devo imparare a stare seduta meglio, devo muovermi meglio e devo riuscire a usare meglio i miei aiuti. Devono diventare invisibili. Devo far diventare il cavallo al 100% ricettivo e sensibile, ma allo stesso tempo farlo restare calmo e sereno sempre.“
Poi ho iniziato a lavorare su questi punti, anche se mi pesava o se mi sembrava „impossibile“ a volte. Sapevo solo che per cambiare le cose dovevo essere io per prima a CAMBIARE LE MIE VECCHIE ABITUDINI. Altrimenti come può avvenire un cambiamento?
Ho iniziato a filmarmi e a pensare a che cosa mi avrebbero detto se mi avessero visto montare i miei idoli. Mi confrontavo con loro e se possibile chiedevo loro aiuto. Ho iniziato semplicemente ad affrontare la cosa in modo „scientifico“.
Mi ponevo piccoli obiettivi intermedi. Micro-obiettivi, come una ripresa di dressage semplicissima, ma fatta bene (l‘inferno per me inizialmente). Poi, il lavoro con i cavalletti graduale, fatto bene. Molto più difficile e insidioso di quanto potessi mai pensare... cose piccole, ma che mi facevano riflettere e cambiare!
Iniziavano ad accorgersi anche le persone attorno a me. Mi rispettavano di più, non mi parlavano più come prima (istruttori, giudici e altri cavalieri). Mi trattavano come „una di loro“. Non era cambiato nulla „sulla carta“, ma avevo chiaramente cambiato livello.
Poi ho ricominciato a saltare e a fare qualche gara e indovinate... l’ansia era sparita del tutto. Un miracolo. Tutto tranquillo. La preparazione della giornata, il campo prova e poi il percorso o il rettangolo. Il fatto è che avevo tutto SOTTO PIENO CONTROLLO. A casa facevo molto di più che in gara. Cose più complesse, salti più alti, combinazioni più difficili. La categoria che prima mi sembrava quasi impossibile ora mi sembrava facile. Pazzesco!
Con questo voglio dirvi che non esiste una formula magica per stare calmi, se non quella di sapere che cosa si sta facendo e di avere il controllo sul proprio corpo e sul proprio cavallo (che è quasi la stessa cosa). Il resto si risolve da se.
Togliete il focus da ciò che vi mette ansia e iniziate a pensare a che cosa potreste migliorare „a casa“. Tutto deve essere perfetto prima di uscire in gara. La gara non deve essere una scommessa o „speriamo bene“, ma vediamo quanto sono migliorata tecnicamente dalla volta precedente.
Farò anche un video su questo argomento perché ci sono altre cose importanti da considerare... diversi esempi... (seguire canale YouTube per restare aggiornati 😊)
Intanto vi invito a riflettere su come affrontate il lavoro „a casa“. La gara deve essere solo una piccola prova delle vostre reali capacità 🙌🏼
Un abbraccio a tutti voi
Cavalieri Extra-Ordinari ✨
Daniela
IG: @acs_blogequestre
YouTube: Addestramento del Cavallo Sportivo
Risorse per approfondire:
Libri 📚 (Scala di addestramento; Addestramento di base del cavallo giovane; Lavoro alla corda e Figure di maneggio)
Prossimo Seminario/Stage:
5-6 Settembre (Borgofranco d‘Ivrea - Piemonte) partecipazione con o senza cavallo (v. locandina sulla Home Page)