Transizioni. Mezze fermate. 🗝
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La cura dei dettagli ☝🏼
Qual’è il segreto della comunicazione efficace tra cavallo e cavaliere?
Il cavaliere deve stare seduto bene, in equilibrio, sciolto, ma con una certa tensione centrale positiva.
Il cavallo deve essere decontratto e muoversi bene, alle tre andature di base.
Poi le due cose si uniscono. Possiamo vedere il binomio come un pendolo che inizialmente ha due parti distanti tra loro. Per riuscire a comunicare bisogna avvicinare le parti, ma inizialmente non sarà un equilibrio stabile. Il pendolo oscillerà di qua e di là.
Con il lavoro, con il rispetto dei principi fondamentali dell’addestramento di base del cavallo (scala di addestramento), piano piano il tutto si stabilizza ed è allora che iniziamo a comunicare davvero.
Non è lì che tutto inizia però. O che raggiungiamo il primo obiettivo. “Cavallo negli aiuti” non è il punto d’arrivo a fine addestramento, ma è una situazione in continua evoluzione…
Fin dai primi momenti in sella, quando tutto è ancora insatbile, iniziamo a puntare in quella direzione, con le prime timide richieste. Ancora da passeggeri passivi. Poi sempre di più, ma senza mai esagerare e opprimere il cavallo con i nostri interventi.
Quello a cui bisogna puntare non è mai il risultato finale e come vorremmo apparire idealmente, ma è il percorso per arrivare fin lì.
Più si apprezza ogni istante, si cura ogni dettaglio, si analizzano le situazioni (le proprie per prime) e si è felici per piccolissimi progressi, dando peso a quelli e non alle cose che ancora non vengono…più ci avviciniamo alla perfezione.
La perfezione, infatti, significa evoluzione continua e progresso. È una cosa dinamica. Mai finita...Apprezzate il percorso. Curate l’assetto e comunicate in modo chiaro e giusto.
Per saperne di più ⬇️:
Leggi uno dei manuali ACS 📚: www.addestramentocavallosportivo.it