LA TENSIONE SUPERIORE POSITIVA

LA TENSIONE SUPERIORE POSITIVA

Che cosa???
Penseranno molti di voi adesso... 😂
Tensione è solitamente un termine poco carino nell’ambito equestre. Nel senso che il cavaliere deve avere un assetto bello sciolto, essere rilassato, senza paure, avere le cose sotto controllo, ma senza forzature. Leggerezza è di solito quel che andiamo cercando. Parlo di noi, qui... alcuni non sanno nemmeno che si può... con la leggerezza!!!
Anche il cavallo ci piace sereno, in equilibrio, che si muove fluido e senza tensioni appunto. La primissima cosa da ricercare, dopo che il cavallo ci accetta in sella e ha un minimo di equilibrio (non smetterò mai di stressarvi con questa) è la DECONTRAZIONE.


Potete trovare il post dedicato all'argomento qui ed è trattato in dettaglio anche nel libro “LA SCALA DI ADDESTRAMENTO”.


Verrebbe da pensare che DECONTRAZIONE non possa essere compatibile con il titolo del post di oggi. Errore!
Vale sia per noi che per il cavallo.


Il cavaliere infatti, se anche rilassato e sciolto, non deve essere mollo, a modo di sacco di patate. I movimenti devono essere controllati. Il fisico deve essere allenato e tarato sui movimenti del cavallo, assecondarli o influenzarli, diventando un tutt’uno con il cavallo. La comunicazione alla fine deve diventare così fine e silenziosa da avvenire senza che si veda dall’esterno. Questo capita quando la muscolatura del cavallo e quella nostra, comunicano, senza che ci pensiamo più. Noi dobbiamo essere consapevoli dei nostri obbiettivi e di come fare a raggiungerli, ma inconsciamente il nostro corpo e quello del cavallo lavorano su cose già conosciute in passato. Il fisico, umano o equino, ha una memoria e si trasforma quasi in una vita propria. Quindi, rilassati, ma una leggera tensione muscolare c’è sempre. Per questo si dice “andare a cavallo non sarà mica uno sport” ma poi oltre alle chiappe fanno male un sacco di muscoli che non sapevamo nemmeno di avere.


È in arrivò il programma di allenamento per cavalieri 😂😅 promesso!

Invece per il cavallo il termine TENSIONE assume un senso quando è SUPERIORE (nel senso che riguarda la muscolatura che va dalla nuca, al collo, alla schiena, fino alla fine della groppa) e POSITIVA (perché quella tensione va’ ricercata consapevolmente dal cavaliere per garantire un corretto sviluppo dell’intera muscolatura e per fare di un cavallo un cavallo “da sella”).


Per arrivare alla giusta tensione è assolutamente indispensabile raggiungere la decontrazione. Ci risiamo! Da lì non si scappa!
Questa tensione è ben visibile in foto (Layla raggiunge ormai già un discreto grado di decontrazione dopo pochi minuti di lavoro - in addestramento da poco). Il muso del cavallo deve puntare in avanti, senza chiudersi e deve essere più o meno all’altezza dell’angolo inferiore della spalla. Per arrivare fin lì io mi immagino sempre di dover portare il cavallo ad allungarsi in avanti e verso il basso, fino ad andare con le narici nella sabbia (tanto è impossibile - ma chi non punta l’impossibile...) Per farlo bene però serve motore da dietro (questo è un altro lunghissimo discorso che troverete nel libro). Senza motore, se il ritmo viene perso, la tensione non sussiste e l’esercizio perde la sua funzione. Quella di plasmare in modo armonico la muscolatura, preparandola al peso del cavaliere e al lavoro più intenso e salvaguardandone la salute.

W la DECONTRAZIONE 😍💪🏼

Buonanotte e a domani 😘

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